Legambiente al TAR Veneto per Motorcity
NUOVI DATI PRESENTATI DALL’ASSOCIAZIONE SUL DEVASTANTE INTERVENTO APPROVATO DALLA REGIONE VENETO
Per difendere il territorio veronese da un progetto devastante come quello di Motorcity (Autodromo del Veneto) Legambiente ha deciso di ricorrere al Tribunale Amministrativo del Veneto contro la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 4141 del 29 dicembre 2009, pubblicata sul Bollettino Ufficiale regionale del Veneto n. 19 del 2 marzo 2010 con la quale è stato espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale nella procedura di V.I.A. sul progetto presentato da Autodromo del Veneto SpA, denominato “Autodromo del Veneto “Motorcity”, localizzato nei comuni di Trevenzuolo e Vigasio.
Il 29 Aprile 2010 Legambiente Nazionale, in persona del Presidente Vittorio Cogliati Dezza, ha presentato ricorso contro Regione Veneto, Autodromo del Veneto SpA, Comune di Trevenzuolo, Comune di Vigasio e Provincia di Verona per l’annullamento della delibera della Giunta Veneta. Il ricorso è motivato tra l’altro da:
- la mancata partecipazione alla procedura della commissione VIA di tutti i Comuni e le Province interessati al giudizio di compatibilità ambientale;
- il parere di compatibilità ambientale è stato espresso dalla Regione sulla base del progetto preliminare e non invece sulla base del progetto definitivo (art. 23 del D.LGS 152/2006);
un difetto di istruttoria per la mancata sottoposizione al giudizio di VIA di opere poste quale presupposto per la realizzazione del Motorcity (ad esempio la realizzazione di un nuovo casello autostradale lungo la A22 in Comune di Vigasio e la realizzazione della nuova strada provinciale c.d. “Mediana” in Comune di Trevenzuolo).
Il progetto, come è noto prevede la realizzazione di un autodromo nei comuni di Vigasio e Trevenzuolo in provincia di Verona e di una serie di strutture complementari ed accessorie che interesseranno una superficie di 450 ettari, comprendente:
-
autodromo e kartodromo con un circuito di circa 6.200 metri di sviluppo e dimensionato per ospitare fino ad un massimo di 130.000 spettatori;
-
shopping center a supporto dei flussi turistici, con una superficie coperta di 370.000 mq ed una superficie di vendita di più di 190.000 mq;
-
parco tematico, ossia un parco divertimenti di 335.000 mq;
-
strutture alberghiere, consistenti in un hotel a 5 stelle per 10 piani d’altezza e un hotel a 4 stelle di 11 piani d’altezza per un totale di 1.100 stanze;
-
polo tecnologico, occupante una superficie territoriale di 494.200 mq;
-
comparto residenziale, occupante una superficie territoriale di 242.500 mq;
-
nuova strada extraurbana di collegamento fra il futuro casello di Vigasio e la futura strada “Nuova mediana”, da Nogarole Rocca a Isola della Scala;
-
un impianto di depurazione a servizio del comparto del Motorcity con capacità di trattamento complessiva di 17.000 abitanti equivalenti.
Legambiente aveva presentato in sede di Valutazione d’Impatto Ambientale una serie di osservazioni che formulavano precise contestazioni di ordine procedurale e metodologico, concernenti l’impostazione dello studio di impatto ambientale sull’insieme degli impatti anziché sui singoli impatti generati dai singoli interventi, concernenti inoltre la mancata considerazione degli impatti cumulativi generati dall’interazione con altri progetti programmati nella medesima area: inoltre, nel medesimo parere si evidenziavano le gravi ripercussione sul piano ambientale con particolare riguardo alle emissioni in atmosfera, ed agli impatti sul sistema viabilistico veronese e la totale assenza di studi e verifiche in merito agli impatti ed agli effetti sulla rete viabilistica esistente.
E in particolare l’associazione scriveva nelle proprie osservazioni che: “… Ad essere sorprendenti e terrificanti sono le dimensioni degli spostamenti annui ipotizzate a pag. 140 del Quadro di Riferimento Progettuale, quando si dichiara che è stimato in 4.350.000 i passeggeri all’anno che potrebbero accedere a Motor City utilizzando il trasporto pubblico e secondo i redattori della V.I.A. questo mezzo di locomozione (trasporto pubblico) dovrebbe contribuire solo tra il 4,62% e il 5,36% dell’intero afflusso di visitatori! Se questi dati corrispondessero alla realtà si arriverebbe ad un movimento complessivo comprendente tutte le forme di mobilità superiore al numero di abitanti
nazionali. Tra l’altro tutte le opere per il trasporto pubblico (gomma, rotaia, ecc.) sarebbero a carico degli enti pubblici. Anche il trasporto aereo secondo i dati presentati avrebbe un incremento esponenziale. Gli studi presentati dicono che dovrebbero atterrare all’Aeroporto Catullo 1.316.438 nuovi passeggeri che poi, tramite il treno dovrebbero recarsi al Motorcity. Dall’Aeroporto però potrebbero atterrare anche altri passeggeri, che utilizzando altri mezzi di trasporto pubblico potrebbero accedere all’autodromo. Secondo questa logica quindi, all’Aeroporto dovrebbero atterrare 1,5 milioni di passeggeri e conseguentemente poi dovrebbero decollare altrettanti 1,5 milioni di visitatori del Motorcity. Per quanto scritto nel S.I.A. dell’Autodromo del Veneto, si potrebbe generare un traffico di circa tre milioni di passeggeri che con una media di 150 pax/aereo creerebbero, tra decolli e atterraggi un incremento dei voli di 20.000 aerei con relativo impatto ambientale. Sono dati, questi sulla mobilità, francamente poco credibili e irrealistici e che in ogni caso porterebbero gli enti pubblici a dover investire cifre rilevantissime e peggiorerebbero le già gravi condizioni ambientali del territorio…”.
Veniva, inoltre, sottolineato come sul piano delle emissioni in atmosfera l’ARPAV del Veneto, Dipartimento provinciale di Verona, con parere 17/07/2009 ha dichiarato di non condividere l’impostazione dello Studio di impatto ambientale, che non permette la modellizzazione del PM10 secondario, né la conclusione sull’impatto poco rilevante dell’opera in progetto, rilevando che secondo le proprie stime l’aumento di traffico indotto “comporta rispetto agli attuali volumi un incremento delle emissioni pari a circa 6 volte i valori attuali”;
Nel frattempo come dimostriamo nella tabella qui sotto (che probabilmente non è esaustiva di tutti gli interventi previsti) sono continuate da parte della Regione Veneto le varianti al Piano di Area del Quadrante Europa (l’ultima è la n. 4 che va a premiare i comuni di Isola della Scala, Erbè e Oppeano) per consentire nuovi insediamenti e i dati dimostrano che aldilà delle dichiarazioni di facciata di attenzione al territorio in realtà si continua a voler costruire senza alcuna regola e senza tener conto della qualità della vita. Gli effetti di questi interventi sono quelli che ricorda Roberto Pesaresi Vicepresidente dell’Unione Interporti Riuniti che scrive: “… c’è confusione e sottovalutazione dei decisori politici, da cui nasce il proliferare di mille iniziative locali puramente immobiliari che fuori da qualsiasi logica di piano strategico nazionale della logistica e dei trasporti, frantumano l’offerta dei servizi e creano sacche di grave inefficienza nel sistema logistico del Paese…”.
Ma, non sarà solo un problema di logistica! Ad essere demenziale è anche la politica adottata per gli insediamenti commerciali che prevede la realizzazione di uno “shopping center” nell’area dell’autodromo di 195.000 mq. Una superficie, come dimostriamo nelle tabelle, che è ben superiore alla somma di tutte le superfici commerciali del veronese.
CENTRI COMMERCIALI A VERONA E PROVINCIA
SUPERFICI DI VENDITA
Centro Commerciale |
Mq. |
|
|
METRO ITALIA – VERONA |
8.000 |
GRAND’AFFI – AFFI |
12.000 |
CITTA’ MERCATO (Auchan) – Bussolengo |
16.300 |
LA GRANDE MELA – LUGAGNANO |
35.000 |
VERONA UNO (Galassia) – S. G. Lupatoto |
23.000 |
LE CORTI VENETE – SAN MARTINO B.A. |
17.800 |
VERONA EST – SAN MARTINO B.A. |
11.280 |
SOAVE CENTER – SAN BONIFACIO |
5.540 |
SAN BONIFACIO – SAN BONIFACIO |
5.570 |
LE VALLETTE – CEREA |
5.000 |
BENNET – Isola Rizza |
4.700 |
|
|
TOTALE SUPERFICI |
144.190 |
|
|
SHOPPING CENTER c/o MotorCity |
195.000 |
(= +135% del totale superfici ora presenti) |
|
(dati elaborati nel dic. 2008 dalla lista Civica per Vigasio)
Caratteristiche G.D.O. Italia
Popolazione Totale |
57.612.615 |
Superficie Totale Ipermercati |
3.234.706 Mq |
Superficie Media Ipermercati |
4.750 Mq |
Densità (Mq ogni 1000 abitanti) |
56,15 |
N° di ipermercati |
681 |
(fonte: Omniper Italia 2006 – www.omniper.com)
VENETO : (popolazione residente nella Regione: 4.452.793)
|
Provincia |
Sup Totale |
N° Iper |
Sup. Media |
Densità |
Qdm٭ Prov |
|
BELLUNO |
10 000 |
3 |
3 333 |
47.31 |
3,36% |
|
PADOVA |
42 020 |
12 |
3 502 |
49.73 |
14,13% |
|
ROVIGO |
17 993 |
5 |
3 599 |
73.72 |
6,05% |
|
TREVISO |
40 220 |
11 |
3 656 |
51.82 |
13,52% |
|
VENEZIA |
66 965 |
12 |
5 580 |
82.16 |
22,52% |
|
VERONA |
69 558 |
11 |
6 323 |
85.30 |
23,39% |
|
VICENZA |
50 630 |
12 |
4 219 |
64.87 |
17,03% |
|
Regione |
Sup Totale |
N° Iper |
Sup. Media |
Densità |
Qdm Italia |
|
VENETO |
297 386 |
66 |
4 506 |
66.27 |
9,27% |
(Fonte: http://www.omniper.com – Revisione : 31 gennaio 2007)
٭ Qdm = quota di mercato
Da questi dati si deduce che Verona ha una densità più alta del 30% della media del Veneto e del 50% di quella italiana.
Tutti gli Amministratori pubblici a parole sembrano convenire sulla necessità di porre un freno alle disastrose conseguenze sociali ed ambientali dei meccanismi della speculazione immobiliare, meccanismi che non sembrano avere più alcuna diretta relazione in Veneto con l’effettivo fabbisogno espresso dalla domanda abitativa, dalle esigenze del terziario e dalla produzione industriale. La realtà, come abbiamo dimostrato oggi con la vicenda di Motorcity, va esattamente in direzione contraria con un continuo consumo del territorio veneto e un peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini.
Verona, 11 giugno 2010
LEGAMBIENTE VERONA
Per informazioni: Legambiente Verona Via Bertoni, 4 37122 Verona tel. 0458009686 fax 0458005575 e-mail info@legambienteverona.it