Legambiente Veneto parte civile nel processo penale per decessi da cromo esavalente
QUELLO CHE E’ AVVENUTO SIA DA MONITO PER RIPENSARE IL MODELLO DI SVILUPPO NELLA NOSTRA REGIONE
Ci siamo costituiti parte civile – spiega Michele Bertucco presidente regionale di Legambiente – nel procedimento penale per omicidio colposo e lesioni gravi per cancro polmonare da cromo esavalente, che riprende domani presso il Tribunale di Bassano del Grappa. Ci muove la solidarietà nei confronti dei familiari delle vittime, il rispetto per il lavoro di denuncia e ricerca della legalità svolto in questi lunghi anni dai comitati di cittadini, ma anche la consapevolezza che questo modello di sviluppo industriale ha lasciato dietro di sé una catena di morti e dolore.
Non ci sono solo i lavoratore deceduti, – continua Valentina Dovigo della segreteria regionale di Legambiente – qui si tratta anche di un disastro ambientale che ha interessato una vasta area a cavallo fra il territorio vicentino e padovano, di un inquinamento della falda acquifera i cui effetti non sono stati mai del tutto chiariti, di un intero territorio che ha patito le distorsioni generate da uno sviluppo sordo rispetto alle legittime esigenze di tutela della salute ed incurante dei problemi ambientali da esso stesso provocato. E’ ora di rivedere profondamente questo modello, di creare le condizioni per lo sviluppo di un’imprenditoria pulita, nei prodotti e nei processi di lavorazione, responsabile nei confronti della salute dei lavoratori e del territorio, e che in questo sappia vedere non un ostacolo, ma un fattore di qualità e di stimolo per crescere.
Per questo ci auguriamo – conclude Bertucco – che questo processo faccia finalmente chiarezza su quanto è avvenuto, affinché tali fatti non abbiano più a ripetersi e si possa avviare al più presto la bonifica di tutti i siti degradati.
Vicenza, 19 aprile 2010