Sentenza del Consiglio di Stato autorizza coltivazione di mais ogm
SENTENZA CONSIGLIO DI STATO AUTORIZZA COLTIVAZIONE MAIS OGM
LEGAMBIENTE VENETO ALLA VIGILIA DELL’APERTURA DELLA FIERA AGRICOLA DI VERONA CHIEDE AL MINISTRO ZAIA: “A CHI GIOVA LA DEVASTAZIONE DEL PATRIMONIO AGROALIMENTARE ITALIANO?”
“Non si capisce, francamente, il motivo per cui si debbano introdurre coltivazioni Ogm in Italia a prescindere dalle Regioni e dall’assunzione di regole certe a tutela del prezioso e ineguagliabile patrimonio agroalimentare di qualità che ci distingue nel mondo”.
Questa l’opinione espressa da Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto, sulla sentenza del Consiglio di Stato sull’introduzione delle coltivazioni biotech in Italia e che stabilisce che il Ministero delle Politiche Agricole deve rilasciare l’autorizzazione alla semina degli OGM.
“Senza voler ribadire i dubbi espressi da gran parte della comunità scientifica sulle possibili conseguenze sulla salute degli alimenti geneticamente modificati e, in particolare, sull’unico tipo di mais autorizzato per la coltivazione in Europa (il MON810 della Monsanto) e già noto per danni rilevati sulle cavie.
L’assenza dei piani delle Regioni per la coesistenza tra OGM, colture tradizionali e biologiche dovrebbe impedire qualsiasi passo in tal senso al fine di tutelare le coltivazioni biologiche, le produzioni tipiche di qualità e l’insieme della biodiversità – ha continuato Michele Bertucco. Di questa situazione di incertezza soffriamo anche nel veneto, dove non si è mai andati oltre l’elogio generico e sperticato ai prodotti della qualità e del territorio, senza fare nulla di concreto per evitare di avere polenta OGM – un rischio concreto nel prossimo futuro- di alimentare la gallina padovana con mangimi ogm -una possibilità reale- o ancora che si sperimentino varietà trangeniche di radicchio di treviso da coltivare in sicilia o in norvegia. Anzi, proprio la marca trevigiana con la fondazione cassamarca più volte hanno candidato Ca’ tron come centro di sperimentazione OGM di livello nazionale.
Speriamo quindi che il Governo, ed in particolare il trevigiano ministro dell’Agricoltura Luca Zaia, vogliano sostenere l’emendamento al Decreto Milleproroghe, proposto dal Senatore dell’opposizione Francesco Ferrante, già direttore di Legambiente, al fine di salvaguardare la peculiarità italiana e difendendola dalle lunghe mani delle multinazionali del Biotech”.
“Intraprendere la strada dei prodotti transgenici costituisce, infatti, una scelta irreversibile, rispetto alla quale sono necessarie valutazioni che non lasciano nulla al caso. Ma, ad oggi, l’apertura agli OGM comporterebbe seri rischi per il futuro dell’agricoltura italiana, fondato sulla qualità, senza garantire invece alcuna tutela per la salute dei cittadini, né alcun valore aggiunto in termini economici e sociali, al comparto agricolo italiano.”
Rovigo, 3 febbraio 2010
LEGAMBIENTE VENETO
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