Veneto ambiguo sul nucleare
STOP DELLE REGIONI AL GOVERNO: LA SCELTA DEI SITI E’ INCOSTITUZIONALE
Nella giornata odierna la Conferenza delle Regioni ha espresso un parere negativo al decreto legislativo con il quale si avvia la procedura per l’individuazione dei siti per la realizzazione delle centrali nucleari. Il parere e’ stato approvato a maggioranza col parere contrario delle Regioni Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ancora una volta – dichiara Michele Bertucco Presidente di Legambiente Veneto – la nostra regione ha scelto di non uscire dall’ambiguità e continua a candidarsi per ospitare una nuova centrale nucleare. Il tutto avviene mentre in campagna elettorale il candidato del PDL e della Lega Luca Zaia continua ad esprimere la propria contrarietà dichiarando: “Il Veneto non e’ un sito adatto per insediarvi una centrale nucleare, anche perche’ e’ troppo antropizzato“. “Siamo contrari al nucleare, è una scelta non positiva che non ha esiti immediati e che impatta negativamente su scelte di politica energetica già fatte ha spiegato il Presidente della Conferenza delle Regioni De Filippo, sottolineando anche che “‘la legge e’ incostituzionale tanto che undici regioni hanno già impugnato il provvedimento davanti alla Consulta”. “La strada intrapresa verso il nucleare costituisce evidentemente l’ennesima perdita di tempo rispetto ad una concreta riforma energetica nazionale, basata su efficienza e fonti rinnovabili, che possa far crescere il Paese grazie all’innovazione tecnologica e all’indotto occupazionale, contribuendo realmente alla riduzione delle emissioni di CO2.” - conclude Michele Bertucco-. “Per ultimo, il nucleare drenerà le risorse necessarie a mettere in campo quelle azioni di risparmio energetico e promozione delle rinnovabili che sono, invece necessarie ed urgenti.”
Rovigo, 27 gennaio 2010
LEGAMBIENTE VENETO