Legambiente su nuova legge regionale energie rinnovabili: ottimo segnale
LEGAMBIENTE SU NUOVA LEGGE REGIONALE ENERGIE RINNOVABILI: OTTIMO SEGNALE , ORA SERVE IL PIANO ENERGETICO REGIONALE
Sebbene anche questa legislatura regionale non sia riuscita a dotare il Veneto di un piano energetico regionale, il consiglio ha varato la settimana scorsa dopo un iter travagliatissimo, una norma di semplificazione (primi firmatari Atalmi e Pettenò) che agevola l’iter istruttorio per installare piccoli impianti solari termici e fotovoltaici, creando inoltre un fondo di rotazione.
“Nonostante la normativa nazionale, nelle more della discussione del provvedimento veneziano, abbia già introdotto elementi di grande semplificazione si tratta comunque di un segnale forte ed opportuno, che ribadisce il ruolo di primo piano delle istituzioni locali nelle politiche di contrasto ai cambiamenti climatici” commenta Michele Bertucco presidente di Legambiente Veneto “Questa norma fa onore al consiglio, ma non possiamo non notare come in tema di energia la giunta abbia remato spesso controcorrente rispetto alle istituzioni nazionali e internazionali: l’assenza del piano energetico regionale e le boutades sul nucleare ne sono un chiaro esempio”.
Nel frattempo il Veneto è cresciuto nel settore delle rinnovabili e in particolar modo dei pannelli solari domestici, diventando la terza regione per installazioni dopo la Lombardia e a breve distanza dall’Emilia-Romagna (vedi allegato): segno che le famiglie venete hanno capito l’importanza e la convenienza dell’energia solare, “votando” con le proprie tasche un sistema energetico diverso e dimostrando con le proprie azioni che è possibile. Il Veneto è anche la regione italiana che ha sviluppato il maggior numero di Gruppi d Acquisto Solari, che sono ormai decine grazie soprattutto all’azione di Legambiente e che hanno installato complessimamente più di un MW di potenza solare Fotovoltaica e continuano a crescere.
” È fondamentale”, conclude Bertucco “che ora al più presto si determinino le modalità di accesso al fondo di rotazione di 2 milioni di euro previsto dal provvedimento da parte delle famiglie, che potrebbero vedersi togliere dal governo nel 2011 gli sgravi fiscali del 55% sul solare termico; è importante che si dia priorità agli impianti di taglia familiare destinati all’acqua calda sanitaria: il costo delle bollette del gas è destinato a salire molto nei prossimi anni e questo provvedimento potrà assumere anche un significato sociale se applicato in quest’ottica.”
Rovigo, 21 gennaio 2010
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