Progetto Po SalvaMare
Secondo l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), circa l’80% dei rifiuti marini proviene da fonti terrestri. Studi recenti indicano che i fiumi rappresentano una delle principali vie di trasporto di questi rifiuti verso il mare: ogni anno vengono riversate nei mari e negli oceani 1,15-2,41 milioni di tonnellate di plastica, il 90% della plastica oceanica proviene da soli 10 grandi fiumi, presenti soprattutto nei Paesi orientali.
Il progetto MAPP, portato a termine dall’ADBPO in collaborazione con diversi partner, tra il 2021 e il 2022, ha fornito dati concreti sulla quantità e distribuzione della plastica nel fiume. L’analisi dei dati raccolti nel progetto MAPP ha evidenziato che:
- il 65% dei rifiuti flottanti ha dimensioni che rientrano nella categoria 2,5-10 cm, il 20% dei rifiuti ha dimensioni 10-20 cm e solo il 15% degli oggetti supera i 20 cm,
- il 75% dei rifiuti accumulati lungo le rive si trova in zone con vegetazione densa, la quale avrebbe un ruolo nel grado di trattenimento dei rifiuti nei vari loci,
- i materiali plastici costituiscono circa il 78% del totale dei rifiuti rinvenuti lungo le rive,
- la distribuzione dimensionale dei rifiuti lungo le sponde segue un andamento simile a quello dei rifiuti galleggianti, con una predominanza di frammenti di piccole e medie dimensioni (2,5-20 cm).
Tutela dalla plastica nel bacino del Po e del Canalbianco
Il Progetto Po SalvaMare, le cui attività sono in linea con quanto definito dalla Legge 60/2022 (Legge Salvamare), rappresenta un passo concreto nella lotta contro l’inquinamento da plastica nei fiumi italiani, con un approccio basato su: raccolta, prevenzione, informazione e coinvolgimento della comunità. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini, infatti, il progetto punta a ridurre significativamente il river litter e a promuovere pratiche sostenibili per la gestione dei rifiuti plastici.
Il Progetto Po SalvaMare nasce dall’impegno dell’ADBPO con l’obiettivo generale di migliorare la qualità delle acque del bacino del Po e del Canalbianco, riducendo la quantità di rifiuti plastici trasportati fino al Mar Adriatico.
Per raggiungere questi risultati, il progetto contempla:
- Azioni su piani diversi
- Collaborazione con partner tecnici e scientifici specializzati nello sviluppo di ciascuna delle linee di intervento
- Raccolta di rifiuti plastici nei fiumi e lungo le sponde
- Recupero dei rifiuti raccolti in un’ottica di economia circolare
- Campagne di sensibilizzazione, comunicazione ed educazione rivolte a cittadini e ragazzi delle scuole.
- Monitoraggio della distribuzione dei rifiuti plastici nei fiumi e nelle zone di accumulo Tre linee principali di intervento
1 – Interventi strutturali
- Acquisizione e utilizzo di dati satellitari per mappare le aree di accumulo della plastica
- Installazione di smart camera per il monitoraggio del plastic litter nei fiumi
- Installazione di barriere galleggianti per trattenere i rifiuti flottanti.
2 – Campagne di raccolta e gestione rifiuti
- Organizzazione e realizzazione delle campagne di raccolta dei rifiuti plastici sul territorio e lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti raccolti
- Definizione delle procedure standardizzate di gestione del river litter.
3 - Comunicazione ed educazione
- Realizzazione di strumenti adatti a rendere efficaci le comunicazioni tra gli stakeholder di progetto
- Realizzazione di una piattaforma online formativa dedicata agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio
- Produzione di materiale informativo per sensibilizzare e informare cittadini e popolazione scolastica.
Partner
- Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova
- Plastic Free e Legambiente
- Consorzio Est Ticino Villoresi
- Achab Srl
- AIPO e Infrastrutture Venete
Scopri le attività del progetto:
- Giornata di river litter sul fiume Po a Gaiba sabato 5 aprile 2025
- Giornata di river litter sul Canalbianco domenica 6 aprile 2025