Ciclo del cemento nel Veneto: illegalità, sregolazioni e consumo di suolo
Lo Iuav e l’Osservatorio «ambiente e legalità» e Legambiente Veneto promuovono un percorso di ricerca sul tema «Ciclo di cemento nel Veneto: illegalità, sregolazioni e consumo di suolo».
L’imponente investimento in questi anni nel settore edilizio nasconde tra le sue pieghe alcuni fenomeni di corruzione – intreccio e collusione tra portatori di interessi e politica -, mancata regolazione dello sviluppo locale – idea debole della programmazione urbanistica -, e forte investimento di circuiti finanziari, anche opachi, nel settore immobiliare.
Il tema coinvolge diversi aspetti disciplinari: di ambito urbanistico – pianificazione urbanistica -, economico – il ruolo della rendita, della finanziarizzazione e del riciclaggio -, di scienze della politica – ruolo dell’ente locale, dei decisori politici e della programmazione – e di ambito giuridico.
L’idea è quella di prendere in esame alcuni casi di studio e riflettere sulle possibili interrelazioni tra i diversi aspetti. Per questo è fondamentale l’istituzione di un pool interdisciplinare di docenti ed esperti della materia.
Il percorso si concretizzerebbe nella promozione e nella supervisione di lavori di ricerca da parte di gruppi di ricerca formati da studenti in particolare delle lauree specialistiche o dottorandi. I lavori verrebbero coordinati al fine di produrre elaborati il più possibile transdisciplinari e che abbiano come materia comune alcuni casi di studio.
Il percorso, aperto a studenti di altre facoltà, verrebbe inaugurato nel settembre 2012 con un seminario di studio che preveda delle relazioni approfondite sui diversi aspetti presi in esame.
L’obiettivo del seminario è quello di mettere a fuoco i temi generali che faranno da cornice alle diverse ricerche.
La conclusione è prevista per giugno del 2013 con la presentazione, all’interno di un workshop, di alcune delle ricerche prodotte.
L’Osservatorio «ambiente e legalità» curerà la pubblicazione di una selezione delle ricerche prodotte.