I risultati del monitoraggio della campagna Civico 5.0 di Legambiente in Veneto
Treno Verde di Legambiente, futuro 100% rinnovabile
I risultati del monitoraggio della campagna Civico 5.0 di Legambiente
In Veneto si può fare ancora tanto nel settore edilizio in termini di efficientamento, così da generare lavoro,
benefici sociali e ambientali
Sotto osservazione 2 appartamenti in 2 condomini di Rovigo: tamponamenti insufficienti,
impronte termiche dei caloriferi, ponti termici su pilastri, travi e infissi
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Sono 11,9 milioni gli edifici residenziali in Italia – il 79,3% degli edifici totali – con 30,6 milioni di abitazioni. Di questi oltre 2 milioni si trovano in uno stato di conservazione mediocre o pessimo e rappresentano il 16,8% del totale. Secondo l’Osservatorio immobiliare nazionale settore urbano 2017, inoltre, l’80% degli edifici venduti appartengono alle tre peggiori classi energetiche E, F e G.
Parte degli edifici in cattiva conservazione, quasi 133mila, si trovano nella Regione Veneto e rappresentano il 12,6% del patrimonio edilizio abitativo della regione. Altro dato importante quello che riguarda il patrimonio edilizio è quello rappresentato dagli edifici residenziali non occupati che arrivano a 458mila, pari a quasi il 19% del totale delle abitazioni non occupate in Veneto nel 2011.
Questi i numeri di FiAiP, ISTAT e Cresme su un patrimonio edilizio da riqualificare, attraverso azioni di innovazione energetica, di efficientamento energetico e condivisione di spazi e servizi. Questo il patrimonio edilizio a cui principalmente si rivolge la nuova campagna di Legambiente Civico 5.0, un altro modo di vivere il condominio, che vuole sensibilizzare cittadini, amministrazioni e costruttori sull’importanza di un nuovo modello di vivere e progettare i condomini e i suoi spazi e sulle modalità di abbattere i costi in bolletta, anche grazie alle agevolazioni fiscali previste dallo Stato.
L’associazione ambientalista fa tappa a Rovigo per parlare di efficienza energetica degli edifici proprio mentre ricorre un anno dalla scomparsa prematura del prof. Marco Boscolo, allora presidente del circolo di Legambiente di Rovigo. «Marco ci ha insegnato moltissimo sulla cultura del risparmio dell’energia come strumento per il rispetto della terra. Ha saputo comunicare a noi e generazione di studenti che gli argomenti tecnici dell’ingegneria in realtà sono anche potenti strumenti per creare un pianeta ed una società migliore – commenta Luigi Lazzaro presidente regionale di Legambiente – la sua eredità ideale vive anche in questo Treno Verde che gira per l’Italia»
In occasione della tappa del Treno Verde a Rovigo saranno mostrati i risultati delle analisi termografiche e dei dati sui consumi elettrici raccolti, grazie ai monitoraggi svolti dai tecnici di Legambiente entrati nelle case delle famiglie di Rovigo. Nel corso del dibattito all’interno della IV carrozza del Treno Verde sono intervenuti Davide Sabbadin – responsabile efficienza energetica Legambiente, Paolo Ghiotti – Presidente dell’ANCE di Rovigo, Susanna Garbo, vice-sindaco di Rovigo, dirigenti del Comune di Rovigo dei settori Ambiente e Edilizia privata, Piero Decandia, Direttore Legambiente Veneto.
In questi anni qualcosa si è mosso, i dati Enea parlano di oltre 3,3 miliardi di euro spesi in Italia nel 2016 per la riqualificazione attraverso l’ecobonus, in crescita del 7% rispetto al 2015. Dati importanti che fanno crescere, secondo l’Osservatorio immobiliare nazionale settore urbano 2017, gli investimenti nel settore della riqualificazione del patrimonio edilizio dello 0,5%. Un timido segnale che, se messo insieme ai dati sullo stato del patrimonio edilizio nel nostro Paese, mette in evidenza un enorme potenziale in termini di sviluppo del settore edilizio, di posti di lavoro, di sviluppo economico anche di nuove filiere, come quelle dei nuovi materiali innovativi, sostenibili e salubri con la quale oggi è possibile efficientare le nostre case e magari sostenere filiere locali.
In Veneto sono costati 392,38 milioni di euro gli oltre 43mila interventi di efficientamento effettuati: i più efficaci in termini di efficacia di investimento sono risultati i serramenti, le pareti orizzontali o inclinate e le pareti verticali. I maggiori investimenti sono andati invece in serramenti con 149,85 milioni di euro e oltre 18mila interventi, seguiti dalle pareti orizzontali o inclinate e caldaie a condensazione con 89,63 milioni di euro e 2.374 interventi. Infine, prendendo in esame i dati provinciali di investimenti in efficienza energetica pro-capite, è Belluno la provincia con il maggior numero di interventi, seguita da Vicenza e Verona. In termini di efficacia degli investimenti i migliori risultati arrivano dalla provincia di Vicenza, seguita da Verona e da Padova.
«L’obiettivo della campagna Civico 5.0 è far comprendere a cittadini e amministratori che è possibile riqualificare e vivere gli spazi in altri modi – dichiara Piero Decandia, direttore di Legambiente Veneto – facendo al tempo stesso conoscere strumenti come gli ecobonus, che oggi sono sottoutilizzati. È importante avviare sul nostro territorio un grande cantiere di innovazione un progetto di riqualificazione del patrimonio edilizio con obiettivi ambiziosi e prestazioni che possano garantire davvero la sostenibilità ambientale e la salubrità degli edifici, la qualità indoor, il benessere e la salute dei cittadini e contrastare il consumo di suolo».
I tecnici di Legambiente, prima dell’arrivo del Treno Verde in Rovigo, hanno realizzato un’indagine termografica in 2 appartamenti in 2 condomini di Rovigo, che hanno messo in evidenza tamponamenti insufficienti, impronte termiche di caloriferi, ponti termici su pilastri, travi e infissi.
Indagini che mostrano, con un’analisi a campione delle abitazioni, come e quanto sia possibile intervenire sui nostri edifici portando vantaggi immediati in termini ambientali, economici e di qualità di vita.
Oggi inoltre esistono strumenti che permettono di riqualificare a basso costo il proprio condominio o la propria unità immobiliare. La Finanziaria 2018 ha infatti prorogato per tutto il 2018 gli incentivi per l’efficientamento delle singole unità abitative, mentre per le parti comuni la scadenza è fissata al 2021, ottenendo detrazioni fiscali fino al 75%: una delle detrazioni più alte in Europa e che rappresenta un’assoluta opportunità per le famiglie. La novità del 2018 è che lo sgravio può trasformarsi in uno sconto immediato sull’opera tramite la possibilità della cessione del credito ad ESCO (Energy Service Company) o banche che realizzeranno la riqualificazione, così da permettere anche alle famiglie con limitate possibilità di spesa di realizzare questi interventi.
«Le termografie presentate oggi, unite ai dati sullo stato del patrimonio edilizio nel nostro Paese, mettono in evidenza un enorme potenziale in termini di sviluppo del settore edilizio, di posti di lavoro, di sviluppo economico e di nuove filiere, come quelle dei nuovi materiali innovativi e sostenibili con la quale oggi è possibile efficientare le nostre case e vivere in case più salubri – dichiara Davide Sabbadin, responsabile efficienza energetica Legambiente – È necessario però che a fianco a campagne di informazione di capillare verso i cittadini, per far comprendere le opportunità degli incentivi, le Amministrazioni si attivino con strumenti concreti a supporto di famiglie e cittadini nell’accesso agli incentivi. Particolare riguardo inoltre alle fasce più deboli e alle periferie dove seri piani di riqualificazione possono giocare un ruolo importante non solo in termini di qualità di comfort abitativo ma anche in termini sociali. Un buon esempio regionale a cui ispirarsi può essere il lavoro di sportello svolto dai comuni dell’Alto Vicentino».