Esercitazione conclusiva del corso per la tutela delle coste dalla marine pollution
La Protezione Civile di Legambiente istruisce volontari nella
bonifica delle coste interessate da un inquinamento da idrocarburi
La spiaggia del Moro di Rosolina Mare ha ospitato oggi l’esercitazione conclusiva del corso di Protezione Civile di Legambiente per la tutela delle coste dalla Marine Pollution. Decine di volontari in tuta bianca hanno dato vita ad una simulazione di intervento su un sito interessato da sversamento di idrocarburi. Dalle prime ore del mattino la spiaggia si è trasformata in un cantiere dove è stato allestito un modulo operativo estremamente efficiente che ha dato modo ai partecipanti di capire come si svolge l’attività di bonifica di siti costieri danneggiati.
“Da diverso tempo – commenta Luigi Lazzaro, responsabile regionale del settore volontariato per Legambiente – sentivamo l’esigenza di proporre corsi di preparazione organizzativa, logistica ed operativa nella gestione della marine pollution. Coincidenza ha voluto che il corso gratuito da noi proposto prendesse avvio proprio in questi giorni, dopo la tragica vicenda di sversamento di idrocarburi nel fiume Lambro, episodio che, ovviamente, ha danneggiato fortemente tutta l’asta del Po e avrà ripercussioni gravissime per gli ecosistemi fluviali e, conseguentemente, costieri.”
Ai partecipanti è stato proposto un programma approfondito che ha preso avvio da alcuni cenni storici e normativi sullo sviluppo della Protezione Civile. E’ stata poi analizzata la situazione della regione Veneto in merito ai fattori di rischio idrogeologico. Durante la seconda giornata sono stati presi in esame alcuni tragici eventi che hanno determinato sversamenti di prodotti petroliferi mentre nella seconda parte della giornata i volontari hanno studiato il modello di intervento sulla costa per la rimozione dei prodotti spiaggiati su coste sabbiose o rocciose, e le modalità di intervento in mare.
“Il corso di formazione offerto da Legambiente rappresenta una formazione d’eccellenza non compresa nei programmi formativi della Protezione Civile Nazionale – spiega Simone Nuglio, responsabile nazionale Legambiente Protezione Civile. Per questo da anni la nostra associazione collabora con il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e interviene tempestivamente in caso di emergenza.”
L’Italia è uno dei maggiori centri di trasformazione dei prodotti petroliferi. Con 17 grandi raffinerie e 14 porti petroliferi, la metà del greggio destinato al bacino del Mediterraneo viene scaricato in Italia per essere poi esportato in Europa. Ecco perché, sostiene l’associazione ambientalista, ogni regione costiera dovrebbe dotarsi di un gruppo di volontari specializzati.
“I volontari devono sapere come muoversi in sicurezza: basta mezz’ora di esposizione ad alcuni prodotti petroliferi per rovinare l’apparato respiratorio per sempre – prosegue Nuglio. Con questo corso di formazione vogliamo preparare al meglio i nostri volontari, ma soprattutto vogliamo continuare ed estendere la nostra proposta di formazione in questo settore, con l’obiettivo di creare dei nuovi gruppi specializzati ed ovviamente fornire adeguata preparazione ai gruppi provinciali e comunali già esistenti. Così facendo – conclude – metteremo a disposizione del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e Regionale, nuove e indispensabili competenze utili in questi casi di inquinamento da marine pollution”
“La recente emergenza ambientale cui abbiamo assistito – afferma Giorgia Businaro, Responsabile settore acque per Legambiente Veneto – ha reso, se possibile, ancor più evidente e cogente la necessità di preparare volontari pronti per intervenire nella bonifica delle coste e degli argini fluviali dal greggio in caso di incidente ambientale. Interventi che se tempestivi ed efficaci si traducono nel miglioramento della risposta di protezione civile. Un ringraziamento doveroso – conclude Businaro – va al Centro Servizi per il Volontariato di Rovigo senza il cui contributo questo corso non sarebbe stato realizzato”
Al termine dei corsi di formazione svolti i volontari entreranno di fatto a far parte di un gruppo regionale di Legambiente Protezione Civile specializzato in interventi di bonifica dalla marine pollution.